Il territorio

La Trexenta, il granaio di Roma

la trexenta è sempre stata celebre per la produzione di grano, vino e olio. Al giorno d'oggi è divenuta anche un'apprezzata meta turistica grazie alla necropoli s'acqua salida e alle opere d'arte di giuseppe antonio lonis a senorbì

Tra il Campidano e l’hinterland di Cagliari si estende una regione fatta di dolci colline estremamente fertili: è la Trexenta coi suoi boschi e centri urbani come Mandas, Senorbì e Guamaggiore. La storia di questa zona affonda le radici nella preistoria come attestato dal nuraghe Piscu di Suelli, ma è durante la dominazione romana che questa zona divenne celebre. La fertilità dei campi della zona era tale che la Trexenta divenne nota come il "granaio di Roma”.

Ma cosa significa la parola Trexenta? Probabilmente si tratta di una corruzione del termine latino  "trecenta” e indicava qualche misura agricola di cui si sono perse le tracce. Secondo altri si farebbe riferimento ai trecento villaggi disseminati nella zona prima del crollo demografico dovuto alla grande peste del XIV secolo. Nel medioevo la Trexenta fu parte del Giudicato di Cagliari e poi seguì le vicende del resto dell’isola.

I suoi borghi hanno mantenuto fino a oggi l’aspetto tipico dei centri della Sardegna meridionale, fatto di casette basse, vigneti e oliveti. Naturalmente la produzione di grano e di altri cereali è ancora florida e rappresenta una voce importante nell’economia della zona. Accanto all’agricoltura si sta facendo strada il turismo: sempre più viaggiatori approdano in zona per fare trekking, vedere la necropoli S'Acqua Salida e Senorbì con le opere d’arte di Giuseppe Antonio Lonis.

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